top of page

Il nostro blog

Una serie continua di pubblicazioni informative

original?tenant=vbu-digital

Il nostro primo post

15 marzo 2020

"SONO UN PAZZO VISIONARIO"


Chi fa network marketing guadagna sulle spalle della povera gente?


non raccontiamoci stronzate......


Alcuni individui, con un livello di saggezza che si avvicina allo zero, parlano del Network Marketing e soprattutto delle persone di maggior successo, etichettandoli come truffatori che guadagnano sulla povera gente, creando un mucchio di persone che non guadagna nulla e su cui loro, come vampiri, mangiano e si fanno piscine e Mercedes…

Partendo dal presupposto che nel modello di Business del Network Marketing sono coinvolte moltissime persone ogni giorno, anche in Italia, bisogna valutare i numeri reali.

Come già accennato, e come accade in ogni settore del business e delle P.IVA e delle PMI, la maggioranza dei professionisti e imprenditori non sopravvive più di 2-3 anni.

Il Network Marketing non è tanto differente, l’unica variante è che c’è una più alta affluenza, rispetto a chi apre un ristorante per esempio, perché la fase di start up è più semplice ed a basso costo.

Questo è un bene e anche un male, perché nel business entrano anche tante persone che non hanno voglia di fare nulla dalla mattina alla sera, e SPERANO di fare soldi cliccando sul PC , mettendo Selfie su FB e stando seduti sul divano davanti alla TV.

Se consideriamo questi dati:

– Tante persone

– Tanti Scalmanati Nulla facenti

Possiamo tirare fuori una realtà di questo settore davvero importante: tanta gente non produce nemmeno un singolo euro di fatturato. Quindi le “statistiche” che trovate Online sul fatto che guadagnano “pochi” non sono reali al 100% dato che si basano sulla totalità delle persone e quindi considerano anche quelli che in realtà non si applicano nemmeno 1 giorno.

Questo dipende in alcuni casi dal sistema che viene fornito, dagli strumenti o dal prodotto e dall’azienda, ma soprattutto dalla poca voglia di lavorare, di formarsi e di agire della maggioranza delle persone.

Dopo questa premessa cosa c’è?

Dopo questa premessa torniamo alla domanda: che qui in pochi guadagnano sulla povera gente manipolata.

Se io qui guadagno in base al fatturato REALE e quindi alla reale produzione delle persone, è facile capire che se io voglio guadagnare devo aiutare per forza di cose le persone a “fatturare” (fornendo servizi, formazione, strumenti e tutoring), perché su quel fatturato guadagniamo in due.

In “soldoni” il guadagno è direttamente proporzionale alla produzione. Se c’è guadagno c’è necessariamente produzione/vendita/veicolazione del prodotto o servizio. Se c’è “produzione” ci sono persone che lavorano, si impegnano e fanno risultati nel Network Marketing.

Il primo guadagno più grande lo porta a casa la persona che io aiuto, e una piccola % in base al piano marketing la guadagno io come “sponsor”.

E’ quindi un sistema dove vengono sfruttate le povere menti deboli delle persone?

Non credo proprio, anzi, la realtà è completamente differente.

Chi accusa il Network Marketing di essere un sistema in cui il guadagno è tutto in cima alla piramide piena di gente scema ecc. ecc., in primis sta accusando e giudicando centinaia di migliaia di persone che scelgono di fare un passo importante nella loro vita professionale.

Persone che io non reputo né deboli, né manipolabili, né incompetenti… piuttosto sono persone coraggiose che hanno deciso di prendere in mano la loro vita finanziaria, a volte con fatica mentre hanno già un’occupazione primaria, magari dovendo mantenere una famiglia con tutte le difficoltà per arrivare a fine mese.

Queste persone scelgono autonomamente di intraprendere una professione autonoma, e conoscono esattamente “rischi” e le sfide derivanti da questa scelta.

Persone che sanno esattamente che se non producono nulla, non vendono niente e non fatturano… non vedranno un singolo €…né loro, né chi sta “sopra” di loro.

Una piccola parte di queste persone decide di studiare, formarsi, creare strumenti e migliorare il proprio posizionamento. Decidono di farsi conoscere, creare una piccola reputazione di “professionisti” nella loro piccola cerchia di influenza. E sono loro che decidono di lanciare questo business nel modo corretto.

Saranno proprio queste le persone che avranno soddisfazioni anche a livello finanziario.

Chi arriva a fare fatturati molto grandi e a guadagnare cifre importanti ogni mese, sono proprio quelli che hanno lavorato di più, meglio e più rapidamente degli altri.

Sono quelli che hanno perso meno tempo e che hanno studiato di più. Chi pensa che questo modello di business si basa su un mucchio di cerebrolesi che danno soldi a una élite di truffatori…non sta accusando solo alcuni di essere truffatori, ma sta anche accusando moltissime persone di essere cerebrolese.


CIRO ORLANDO

original?tenant=vbu-digital

Il nostro secondo post

3 luglio 2020​ 

"L’ORO PUÒ SALVARTI"



Viviamo in un periodo che verrà ricordato nei libri di storia. Il sistema ormai logoro ha scoperto tutte le sue falle ed ora inizia la fase più difficile di questa nuova epoca. Nulla sarà più come prima, il mondo sarà talmente trasformato, che quando ci volteremo indietro non crederemo ai nostri occhi. Ma non tutti saranno pronti a questo cambiamento, anzi direi che una grandissima fetta di persone perderà ogni tipo di libertà e sarà totalmente schiacciato da tutto ciò.

Era il 2016 quando si accese una scintilla dentro di me, tutto procedeva bene, non c’erano grossi segnali di allarme, ma sentivo il dovere di incamerare più nozioni e ricerche possibili per farmi trovare pronto a qualsiasi evenienza. Non ho la sfera di cristallo, non potevo sapere come volgevano gli eventi e nemmeno potevo sapere le brutte sorprese che ci ha riservato questa prima parte di 2020, tuttavia non potevo far a meno di dare ascolto alle mie sensazioni.

Iniziai questo percorso di ricerca, volevo capire come potevo mettere al sicuro i miei capitali , le mie rendite e i mie redditi, e strada facendo trovavo sempre più interessante scoprire le particolari risorse dell’oro fisico. 

Fino a quel momento sapevo cosa era l’oro, infondo chi non sa cosa sia , ma non conoscevo fino in fondo le grandi caratteristiche che risiedono in questo metallo prezioso.

L’oro è il vero denaro, quel denaro che non si svaluta mai e che esiste da 12.000 anni, quel denaro che ha fatto nascere imperi, che ha smosso mercati internazionali e che dal 1913 al 1971 è stato garanzia a sostegno delle banconote.

La storia ci insegna che in ogni crisi l’oro diventa un vero e proprio scudo sui risparmi, non a caso viene chiamato “bene rifugio” per eccellenza.

Basti pensare al Venezuela, questo stato che sta vivendo una delle più catastrofiche crisi di sempre.

Nel 2018 il fondo monetario economico ha stimato un tasso di inflazione del 1.000.000% portando il Bolivar ad avere lo stesso valore di un fazzoletto per soffiarsi il naso ( per non dire altro), banconote bruciate per le strade, carriole piene di denaro per comprare pochissimi beni di prima necessità. Saponi e detersivi arrivati a costare 35 € in un paese dove lo stipendio medio e di circa 5-6 euro al mese. 

Gente che combatte per sopravvivere, atti vandalici per le vie cittadine per procurasi qualcosa da mettere in tavola la sera, cittadini che si sono ritrovati i propri risparmi bruciati in un battito di ciglia, senza possibilità di poter lasciare il paese con quegli stessi risparmi che gli avrebbero garantito un futuro dignitoso altrove. Tutto questo non sarebbe successo se quei capitali fossero stati convertiti in oro, anzi gli stessi risparmi che in una notte hanno perso totalmente valore avrebbero acquisito valore eterno, avrebbero permesso agli stessi cittadini di avere un futuro migliore.

Pensi che in italia sia cosi tanto diverso?

Non ci scommetterei più di tanto

Ecco come uscire dal vecchio schema, accumulando un pò di oro puoi proteggerti e in alcuni casi salvarti completamente la vita.


​FABIO LAURIA

original?tenant=vbu-digital

Le sette abitudini delle persone RESILIENTI

14/07/2020

Ciao a tutti amici

Oggi volevo parlarvi di qualcosa che sicuramente deve essere alla base di tutti quelli che veramente hanno possesso della propria vita.

Oggi vi parlerò delle;


Le 7 abitudini delle persone Resilienti


Una cosa è certa: la vita è imprevedibile, alti e bassi, svolte e cambiamenti, novità. Possiamo sbagliare, avere successo, provare gioia o dolore. La vita è un viaggio nell'incertezza e alle volte può essere difficile navigare a vista. Possiamo però fare nostre alcune strategie che ci aiutano ad andare avanti e a crescere. Questo genere di strategie sono le strategie di resilienza (che è flessibilità, positività e anche qualcosa di più).

Se potessimo osservare le persone resilienti ci accorgeremmo che hanno in comune alcuni comportamenti e alcune abitudini che potrebbero essere utili anche a noi per essere più preparati ai cambiamenti e agli imprevisti.


Quelle che seguono sono 7 abitudini che accomunano le persone resilienti e che anche noi dovremmo provare a mettere in pratica.


1. Pensiero positivo

Le persone resilienti sono generalmente ottimiste e pensano in modo positivo. Essere positivi non significa solo essere gentili e di aiuto agli altri ma significa saper parlare a sè stessi utilizzando un linguaggio positivo. Il linguaggio delle persone resilienti si concentra su ciò che vogliono ottenere e dirige i loro pensieri e le loro azioni verso l’obiettivo.


Ecco 3 suggerimenti per poter sviluppare un pensiero e un linguaggio positivo:

conoscere il risultato desiderato e le emozioni che vorresti provare. Cosa vuoi provare? Cosa vuoi sentire? Cosa vuoi raggiungere? Quale è l’azione che ti porterà alla meta? Quali convinzioni devi avere per riuscire ad arrivare dove vuoi arrivare? E’ necessario vedere tutto in una prospettiva allargata e lasciare che la visione ci ispiri a proseguire.

porsi delle domande migliori. Le domande attivano il pensiero quindi dobbiamo evitare di farci domande che stimolino il pensiero negative. Es. Perché mi sta accadendo ciò? Me lo merito? Come potrò fare? Questa tipologia di domande tende ad attivare il pensiero e farlo concentrare sul lato negative delle situazioni. E’ quindi importante porsi dell domande che ci aiutino a vedere anche il lato positivo perché in questo modo sarò più facile intraprendere azioni efficaci. Ad esempio potremmo chiederci: “Cosa posso fare per far funzionare questa situazione?” Oppure: “Come questo evento mi potrà aiutare ad essere più forte?”. “Di che genere di aiuto ho bisogno in questo momento?”. Nota come queste domande aiutino a vedere il risultato in maniera più positiva.

focalizza il tuo linguaggio verso il risultato. Se, ad esempio, il tuo obiettivo è rimanere calmo e concentrato allora dovresti provare ad eliminare ogni frase del tipo: “Non voglio sentirmi stressato o ansioso”. E’ meglio dirsi : “Voglio sentirmi calmo e concentrato”. Più sarai specifico più la direzione verso cui muoverti ti apparirà chiara.


2. La capacitò di reinventare se stessi


La natura si muove secondo dei cicli e lo stesso vale per noi. Arriva l’autunno, gli alberi perdono le foglie, sembra che non possano più vivere e invece stanno solo liberandosi del vecchio per far spazio al nuovo, in primavera. E’ solo grazie all'autunno che la primavera può essere colorata, frizzante e piena di profumi. Spesso noi tendiamo a rimanere ancorati ad alcune situazioni perché abbiamo paura di cambiare e temiamo ciò che non conosciamo. E così non cogliamo nuove opportunità che ci consentirebbero di reinventare noi stessi e e di crescere. Siamo restii ad abbandonare le cose note.

Spesso capita che qualche esperienza arrivi a conclusione, un lavoro, una relazione e noi sentiamo che siamo arrivati al capolinea e non riusciamo a vedere un nuovo futuro per noi.

Essere resilienti ci consente di accettare la fine di ogni esperienza per reinventare noi stessi ed essere più forti, coraggiosi, saggi e migliori… in pratica ci consente di crescere ed evolvere.

Non possiamo sapere cosa ci riserva la vita e quali opportunità potremo avere: se siamo in grado di far terminare un ciclo o un’esperienza allora possiamo rinascere, crescere e trasformaci.


3. Visione, obiettivi e valori.


Le persone resilienti fissano degli obiettivi, hanno chiaro cosa vogliono raggiungere e quali valori li guideranno verso il risultato.

Se non hai una chiara visione allora questo è il primo punto su cui lavorare. Scrivi come ti vedi tra un anno, tra 5, tra 10 e tra 20. Questo esercizio ti aiuterà a chiarire la tua direzione.

Gli obiettivi , invece, ci aiutano a concentrarci sulla direzione da mantenere. Definisci degli obiettivi chiari e specifici che siano in linea con la tua visione. Suddividi ogni obiettivo in obiettivi più piccoli su cui ti concentrerai con più facilità. I tuoi obiettivi ti aiuteranno ad evitare di essere distratto o portato fuori strada. Se capita qualche imprevisto o qualcosa va storto puoi rivedere la lista degli obiettivi e modificarla sempre tenendo presente la tua direzione e visione.

I valori sono la chiave delle emozioni che vorremmo provare ogni giorno. Una volta che hai definite i tuoi obiettivi prova a chiederti: “Come mi sentirò una volta raggiunto questo obiettivo?” ”Cosa questo obiettivo porterà nella mia vita?”

Goia, felicità, coraggio, integrità, potere, gratitudine, amore, fiducia… sono solo alcune delle possibili risposte.


4. Focalizzarsi sulla soluzione


Quando ci si focalizza sul problema, il problema rimane; quando ci si focalizza sulle soluzioni allora il problema ha I minuti contati.

Molto spesso tendiamo a focalizzarci sui problemi e ci continuiamo a pensare all'infinito a quel problema, analizzandolo da ogni possibile angolazione. Ci riesce difficile cercare di staccarci dalla situazione per vedere tutto in una nuova prospettiva più ampia. Se ci staccassimo dal problema ci renderemmo conto che esiste sempre almeno una soluzione possibile.


5. Mind management


Quando abbiamo paura siamo intrappolati nel meccanismo mentale: Scappa/combatti/bloccati un vecchio e istintivo sistema di difesa che un tempo consentiva di metterci al sicuro dai pericoli.

Se riuscissimo invece a ritrovare la clama e agire con razionalità sarebbe più semplice prendere le giuste decisioni, comunicare meglio a noi stessi e agli altri le nostre intenzioni ed essere più efficaci e meno reattivi.

Ognuno ha le proprie tecniche per ritrovare la calma: concentrarsi sul pensiero è una possibile opzione.


6. I 3 fondamenti della salute mentale


I 3 fondamenti sono: gratitudine, fiducia e capacità di credere in se stessi che ci permettono di far fronte a tutto ciò che può accadere

La gratitudine ci consente di focalizzarci su ciò che abbiamo piuttosto che su ciò che non abbiamo, ci consente di vedere I lati positivi delle cose e di trovare qualche aspetto buono nella nostra vita. La gratitudine migliora il nostro atteggiamento e la nostra energia e consente al cuore di essere aperto a nuove opportunità.

La fiducia è l’opposto della paura.

Senza la fiducia interiore saremmo in uno stato di costante preoccupazione. Quando hai fiducia in te ti senti più forte e sei portato a correre dei rischi. La fiducia ti consente di fronteggiare l’incertezza perché sai che qualsiasi cosa accada, sarai in grado d gestirla.

Credere in se stessi è un’altro asset importante della resilienza. Quando credi in te stesso ti focalizzi sui tuoi punti di forza. Credere in se stessi è indispensabile per non perdere l’entusiasmo e la passione e per non farsi demoralizzare dalle critiche altrui.


7. Cambia modo di pensare al fallimento


Una delle paure più grandi è quella di fallire. Temiamo il nostro giudizio e quello degli altri.Questa paura ci fa rimanere bloccati in situazioni spiacevoli, non ci fa percorrere nuove strade, cogliere nuove opportunità o correre dei rischi. Per sviluppare la capacità di resilienza è indispensabile cambiare il significato e il modo in cui pensiamo al fallimento.

Una delle citazioni più significative riguardo al cambiamento dice: Il cambiamento non esiste, esistono solo dei feedback.

Se abbracciamo questa prospettiva possiamo utilizzare I nostri errori e le critiche come feedback per migliorare, crescere e fare meglio la prossima volta.

Queste 7 abitudini aiutano a costruire I “muscoli” della resilienza e aiutano a proseguire sulla nostra strada riuscendo ad affrontare ogni sfida che la vita ci riserverà


Ciro Orlando

original?tenant=vbu-digital


Gestione delle Obiezioni

12.10.2020

𝗧𝗔𝗡𝗧𝗘 𝗣𝗘𝗥𝗦𝗢𝗡𝗘 𝗠𝗜 𝗗𝗜𝗖𝗢𝗡𝗢 𝗗𝗜 𝗡𝗢! 𝗦𝗣𝗜𝗘𝗚𝗢 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗕𝗘𝗡𝗘, 𝗙𝗔𝗖𝗖𝗜𝗢 𝗧𝗨𝗧𝗧𝗢 𝗕𝗘𝗡𝗘, 𝗣𝗘𝗡𝗦𝗢 𝗗𝗜 𝗘𝗦𝗦𝗘𝗥𝗘 𝗔𝗡𝗖𝗛𝗘 𝗔𝗕𝗕𝗔𝗦𝗧𝗔𝗡𝗭𝗔 𝗕𝗥𝗔𝗩𝗢, 𝗠𝗔 𝗔𝗟𝗟𝗔 𝗙𝗜𝗡𝗘 𝗡𝗜𝗘𝗡𝗧𝗘. 𝗖𝗜 𝗗𝗘𝗩𝗢𝗡𝗢 𝗣𝗘𝗡𝗦𝗔𝗥𝗘, 𝗠𝗜 𝗥𝗜𝗠𝗔𝗡𝗗𝗢𝗡𝗢 𝗘 𝗣𝗢𝗜 𝗦𝗣𝗔𝗥𝗜𝗦𝗖𝗢𝗡𝗢. 𝗗𝗢𝗩𝗘 𝗦𝗕𝗔𝗚𝗟𝗜𝗢?


Ti suona? Hai chiesto a te stesso o al tuo sponsor queste domande e non hai trovato risposte?


Non sentirti solo, siamo in 2. anzi so per certo che siamo un bel gruppo di persone che almeno una volta ci siamo ritrovati in questo bivio del NON SAPERE DOVE SI STA SBAGLIANDO.


Forse hai chiesto anche aiuto dall'alto, sponsor/upline, ma l'unica risposta che hai ricevuto è "Parla con più persone, è un gioco di numeri, Dai Dai non mollare"

E tu hai creduto perchè ti fidi e hai continuato a a parlare con più persone, hai continuato a crederci ma NADA, NISBA, NIENTE. Sempre punto e da capo.


Credimi, so per certo come ci si sente e so per certo che durante il giorno hai voglia di mollare e pensi di non essere all'altezza, di non essere portato a fare network marketing, inizia a pensare che i tuoi amici e parenti, forse, avevano ragione. Ti suona come cosa?

Ci sono passato. Ecco perchè lo so.


Ma voglio darti una bella notizia. NON E' COLPA TUA.


Eh già, non è la tua la colpa. Nemmeno del tuo sponsor o upline, in quanto qualcuno in questa professione ha sempre qualcuno "sopra" con cui ci si confronta, quindi trovare il colpevole è tosta 🙂


Ciò nonostante, voglio dirti come sono riuscito a migliorare e iniziare a farmi dire di SI, ovviamente non sempre, ma la percentuale è aumentata perchè ho scoperto una cosa che devi ASSOLUTAMENTE SAPERE E STUDIARE POI, prima che parli con qualcuno della tua opportunità di business/prodotto.


A breve farò una training su questo con il mio team, in quanto ho capito dopo tanti anni, che SI i giusti strumenti, SI il giusto sistema, SI, il giusto prodotto...MA...come porto le persone nella maniera corretta a prendere visione di ciò che offro? E poi perchè nella fase CLOSING, mi dicono sempre di no?


Nei post precedenti ho parlato di alcune ABILITA'. Se ti fa piacere scorri giù e dai un occhio cosi puoi capire di cosa parlo.

La risposta è questa.


BISOGNA USARE LE PAROLE GIUSTE IN BASE ALLE 4 PERSONALITA'.

Forse l'hai già sentito, alcuni ci hanno fatto anche dei corsi, alcuni ci hanno scritti dei libri.


Avrai sicuramente sentito parlare dei 4 colori delle personalità.


Ecco, è li che bisongnerebbe diventare bravi bravi, MA BRAVI DAVVERO se vogliamo raggiungere livelli alti e realizzare i nostri sogni.

Se è la prima volta che senti parlare di questo, in 2 righe ti spiego come funziona.

Esistono 4 tipi di personalità, ed ogni personalità, è raffigurata da un colore:

Personalità GIALLA

Personalità BLU

Personalità ROSSA

Personalità VERDE.


La prima cosa che bisognerebbe capire, è TU che tipo di personalità sei.

Non sempre ognuno di noi ha solo un colore, anzi, ma sicuramente nella nostra personalità c'è un COLORE che domina su tutti gli altri.

Possiamo essere ROSSO con un pò di GIALLO o viceversa.

Possiamo essere BLU con un pò di ROSSO o viceversa.


Perchè è importante questo?


Perchè nel network marketing, essendo un'attività basata sulle relazioni umane, basata su dei principi cardini che hanno a che fare con l'essere umano, è veramente un danno per te NON conoscere come alcune persone prendono decisioni, quale potrebbe essere la cosa che potrebbe piacergli ad una persona per iniziare con te, cosa li potrebbe far rimanere più a lungo con te, etc..


Anche se hai un team di persone, anche li, bisognerebbe capire che tipo di personalità sono i tuoi leader, le tue prime linee, conoscerli sotto questo punto di vista in quanto, non tutti faranno il business per la stessa cosa, per la stessa missione, per la stessa visione.


Sembrerà strano ma è cosi.


Conoscere le parole giuste che GUIDANO le persone a prendere una decisione è importante.

Faccio un esempio:

IL GIALLO è la persona che ama aiutare altre persone e non ama sentire parlare di soldi, di lusso, di ricchezza, etc..

Se tu parli ad un giallo come se fosse un ROSSO, che ama queste cose, TI DIRA' DI NO. O viceversa.


Se tu parli ad un BLU, che ama divertirsi, che ama socializzare, che ama gli eventi, e gli fai una presentazione basata sui numeri, sui dettagli, sulle statistiche, cosa che piace ai VERDI, l'hai perso. Non si iscriverà mai con te.

Capisci quanto è importante?

Capisci che imparare ad utilizzare il tuo linguaggio in base alle personalità, potrebbe aumentare quelli che sono i SI?

Io ho i miei riferimenti, dove sto studiando e applicando tutto questo.

Trova qualcuno bravo in questo, che sia nel settore e che ha risultati, (che sia chiaro questo) e duplica queste abilità nella tua squadra.


Sarà ECCITANTE farlo.

Sara bello AIUTARE il prossimo a diventare bravo.

Sarà un SUCCESSO e questo ti servirà per arrivare in vetta ed essere il N1 nella tua azienda.

Sarà prevedibile raggiungere il tuo obiettivo imparando questi DETTAGLI.

Spero sia stato utile per te anche questa volta.


Ps:

Se ti fa piacere, commenta questo post e dimmi la tua se ti va o se già stai applicando tutto questo e se ne avevi già sentito parlare.


ciao da 

Ciro Orlando 

original?tenant=vbu-digital


Chi è un'IMPRENDITORE

19.04.2021

Vedo molti spacciarsi per IMPRENDITORI, ma ovviamente molti di loro non lo sono, usano quella parola per riempirsi il petto di un qualcosa che non sanno mimimamente cosa voglia dire.

Allora volevo farvi un piccolo articolo per spiegare un pò quale sia la DEFINIZIONE di IMPRENDITORE , buona lettura.

....................................................................................................

Ai sensi dell’art. 2082 c.c., l’imprenditore è colui che «esercita professionalmente un’attività economica organizzata al fine della produzione o dello scambio di beni o di servizi».

"Ciro è titolare di un'impresa edile a Padova. Ciro è un imprenditore perché esercita professionalmente l’attività d’impresa."

Dalla definizione di sopra possiamo desumere che gli elementi necessari per essere qualificati come imprenditore sono:

l’esercizio dell’attività economica;

l’organizzazione dell’attività;

la professionalità;

la produzione o lo scambio di beni o servizi.

Vediamo questi elementi nel dettaglio.

L’imprenditore: che cosa vuol dire attività economica?

Fabrizia è la titolare di una sartoria. Lei esercita un’attività economica.

Come detto, l’imprenditore è colui che esercita un’attività economica. Con tale locuzione si intende una serie di atti coordinati e finalizzati alla produzione e allo scambio di beni e servizi.

Normalmente, l’attività economica è svolta col fine di conseguire un profitto, ovverosia lo scopo è far sì che i ricavi superino i costi. Tuttavia, per il diritto è sufficiente che essa miri alla copertura dei costi.

In ogni caso, l’attività economica è sempre legata al rischio d’impresa, nel senso che l’imprenditore non ha mai la garanzia di poter realizzare profitti o coprire i costi.

Da ultimo, si evidenzia che, anche se non risulta espressamente dalla definizione di imprenditore contenuta nel codice, l’attività economica deve essere lecita. Pertanto, non è imprenditore lo spacciatore che vende sostanze stupefacenti. Tale attività, è illegale!

L’imprenditore: che cosa vuol dire che l’attività deve essere organizzata?

"Ciro ha un’impresa di costruzioni di edifici. Per poter esercitare l’attività, Ciro si serve dei macchinari edili e organizza la forza lavoro (gli operai)."

Per poter esercitare l’impresa è necessario che l’attività economica sia organizzata, cioè attuata mediante l’organizzazione e l’utilizzo di una serie di beni strumentali e persone.

Sono beni strumentali all’attività d’impresa i macchinari, le attrezzature, i locali, i mezzi di trasporto, etc. Al contrario, con riferimento alle persone di cui l’imprenditore si può servire si parla dei lavoratori dipendenti.

L’organizzazione è importantissima per l’andamento dell’attività economica. Essa, infatti, oltre a essere un requisito giuridico è una necessità dell’imprenditore.

L’imprenditore: cosa si intende per professionalità?

Luigi gestisce un lido balneare nel Salento. Egli apre il lido ogni anno a partire da maggio e lo chiude a settembre, al termine della stagione estiva.

L’attività economica, perché assuma il carattere dell’imprenditorialità, deve essere esercitata professionalmente. Questo avverbio ci dice che l’attività non deve essere svolta occasionalmente bensì deve essere abituale.

Per questo motivo non è un imprenditore il proprietario che vende la propria auto per acquistarne una nuova ma lo è il concessionario di automobili.

Ad ogni buon conto, abitualità non vuol dire continuità. Nell’esempio di sopra, abbiamo visto che Luigi è un imprenditore che svolge la sua attività solo nel periodo estivo. La gestione del lido balneare si interrompe durante il periodo invernale ma si ripete regolarmente ogni estate. L’attività di Luigi è quindi abituale e, di conseguenza, professionale.

L’imprenditore: cosa implica la produzione o lo scambio di beni o servizi?

Giacomo, agricoltore, coltiva i terreni di sua proprietà al fine di produrre e vendere i frutti della terra.

L’ultimo elemento richiesto per qualificare l’imprenditore è la produzione o lo scambio di beni o servizi.

Nell’esempio di sopra, l’agricoltore Giacomo lavora al fine di produrre e vendere i frutti della sua terra. Egli è sicuramente un imprenditore.

Tuttavia, la semplice produzione o il mero scambio di beni e servizi non è sufficiente. La dottrina è concorde nel ritenere che i beni e i servizi devono essere destinati al mercato (venduti). Di conseguenza, se Giacomo dovesse limitarsi a coltivare la terra per la produzione di beni sufficienti a soddisfare sé stesso e la sua sua famiglia, non saremmo in presenza di un’attività imprenditoriale. In questa ipotesi si parlerebbe di imprenditore per conto proprio.

Gli imprenditori e i professionisti intellettuali.

Francesco è un avvocato e quindi non è soggetto alla disciplina prevista per gli imprenditori. Gli avvocati sono professionisti intellettuali, non imprenditori.

Dagli imprenditori si distinguono i professionisti intellettuali, ovvero i liberi professionisti che esercitano un’attività intellettuale. Essi sono, ad esempio, gli avvocati, i commercialisti e i geometri.

In verità, se confrontiamo l’attività degli imprenditori con quella dei professionisti intellettuali ci accorgiamo che tutti i requisiti dell’art. 2082 sono rispettati. Infatti, come gli imprenditori, anche i professionisti intellettuali esercitano un’attività produttiva di ricchezza, che consiste nella prestazione di determinati servizi, in modo professionale e organizzato, a favore di altre persone.

Tuttavia, i professionisti non sono sottoposti agli obblighi previsti per l’imprenditore.

La ragione principale di questa differenza è individuata in un privilegio sociale che, da sempre, l’ordinamento riconosce ai liberi professionisti.

Probabilmente, in futuro questa dicotomia verrà meno per via della penetrazione dei principi europei che non distinguono nettamente tra le due figure.

In ogni caso, anche i liberi professionisti possono esercitare l’attività d’impresa. Si pensi all’esempio del medico che apre una clinica privata. In questo caso, l’attività del medico sarà del tutto equiparata a quella degli imprenditori.

Tuttavia ragazzi se sponsorizzate solo un link su Facebook, sondaggi, bot o robe simili non potete definirvi IMPRENDOTORI.


grazie a tutti

Ciro Orlando

Contattaci

Nome*

Indirizzo e-mail*

Messaggio*

Required *

bottom of page